giovedì 7 gennaio 2016

Sintra Quinta da Regaleira

La Quinta da Regaleira – chiamata comunemente anche Palácio da Regaleira (dal nome dell’edificio principale), a sua volta detto anche Palácio do Monteiro dos Milhões(dal nome del proprietario; letteralmente: “Palazzo del/di Monteiro dei milioni”) – è una tenuta (in portoghesequinta) di 4 ha. con palazzo, giardini e grotte, situata nel centro storico della città portoghese di Sintra (a nord-ovest di Lisbona) e costruita – nella veste attuale – tra il 1904 ed il 1910 su progetto dell’architetto italiano Luigi Manini (1848-1936) e su commissione di António Augusto Carvalho Monteiro (1848-1920)[1], che aveva acquistato la proprietà nel 1892.
La tenuta prende il nome dalla figlia di uno dei proprietari precedenti, divenuta in seguito baronessa di Regaleira.
Il palazzo e i giardini della Quinta da Regaleira, oggi proprietà del comune di Sintra e sede della Fondazione Cultursintra (Fundação Cultursintra) sono annoverati – come tutto il centro storico di Sintra – nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Nella tenuta si trovano statue, laghetti, grotte, labirinti, tempietti, ecc., il tutto circondato da una vegetazione e da giardini esotici. Nella bizzarra e fantasiosa costruzione, si può osservare il connubio di vari stili architettonici: prevale il gotico-manuelino[4], ma vi sono anche tracce dello stile rinascimentale e di quello romanico
Numerosi – come e più che nel Palácio Nacional da Pena – sono i riferimenti all’esoterismo, alla massoneria, all’alchimia e alla mitologia classica, tutto frutto delle concezioni di Carvalho Monteiro (V. il paragrafoSimbologia: Riferimenti all'esoterismo, alla massoneria, all'alchimia, ecc. )
Tra i primi proprietari del terreno su cui ora sorgono il palazzo e i giardini, vi fu un certo José Leite che lo acquistò nel 1697  e quindi un certo Francisco Albertino Guimarães de Castro che lo ottenne nel 1715 (prendendo così il nome di “Quinta do Castro”, oltre che di “Quinta da Torre”) in un’asta pubblica e vi alimentò una fontana preesistente, facendo canalizzare l’acqua della Serra de Sintra.
In seguito passò dapprima in possesso di un certo Manuel Bernardo (nel 1830), quindi, nel 1840 di un ricco mercante di Oporto, soprannominato Allen e la cui figlia si sarebbe fregiata in seguito del titolo di baronessa di Regaleira (da cui il nome della tenuta). Questi ultimi vendettero poi la proprietà nel 1892 ad António Augusto Carvalho Monteiro, un imprenditore che aveva fatto le proprie fortune in Brasile soprattutto grazie alle piantagioni di caffè e per questo soprannominato “Monteiro dos Milhões (“Monteiro dei milioni”). 
Fu così che la tenuta acquistò la forma attuale: Monteiro incaricò infatti l’architetto italiano Luigi Manini di costruirgli un palazzo circondato da giardini, ispirandosi al Palazzo di Buçaco (progettato dalla stesso Manini) e al Palácio Nacional da Pena.
I lavori di costruzione iniziarono nel 1904 e terminarono nel 1910. Nel 1942, la tenuta fu venduta aWaldemar d'Orey, che iniziò delle opere di restauro. Nel 1987, la proprietà fu acquisita da un’impresa giapponese, la Aoki Corporation, e la tenuta rimase chiusa al pubblico, dovendo servire come abitazione privata. Nel 1997 la Quinta da Regaleira venne infine acquistata dal comune di Sintra ed è ora aperta al pubblico. Ospita inoltre la Fondazione Cultursintra, che si occupa della salvaguardia e conservazione dei beni culturali.









Sebbene le migliaia di turisti che affollano la tenuta ogni anno siano interessate all’architettura unica di Quinta de Regaleira, le sue caratteristiche più intriganti si trovano sotto terra: un paio di pozzi a spirale che si spingono verso il sottosuolo.
Tali pozzi non sono mai stati pensati per la raccolta di acqua piovana, ma per la celebrazione di riti iniziatici segreti, probabilmente di matrice massonica.
Il contesto culturale nel quale si inserisce Quinta da Regaleira copre migliaia di anni. In zona sono presenti siti preistorici che risalgono al Neolitico Antico (5° millennio a.C.) che si estendono fino alla fine dell’età del Ferro (2° secolo a.C.).
L’occupazione romana della regione è cominciata a metà del 2° secolo a.C., per poi cadere nelle mani dei Mori. Sintra cadde finalmente sotto l’assedio diAlfonso Henriques, primo re del Portogallo, dopo la conquista di Lisbona nel 1147. Alfonso I del Portogallo costruì l’imponente palazzo con funzioni di residenza estiva utilizzato fino alla fine del 16° secolo.
Dopo la soppressione dell’Ordine dei Templari nel 1312, le terre passarono all’Ordine Militare del Cristo. Nel tardo 15° secolo, Sintra fu spesso visitata daEleonora del Portogallo, una delle più grandi regine del Portogallo.
Anche i monarchi successivi trascorsero molto tempo a Sintra, ma dopo la Restaurazione del 1640, la città perse lo status regale e il palazzo divenne semplicemente la residenza forzata di Alfonso VI.
Purtroppo, la maggior parte del patrimonio edilizio della regione è andato distrutto nel terremoto del 1755. Tuttavia, sono ancora visibili notevoli esempi di architettura religiosa, militare e giudiziale.
Quinta da Regaleira, dunque, ha visto il passaggio do molti proprietari nel corso degli anni, ciascuno dei quali ha contribuito con il proprio tocco personale.
Questo almeno fino al 1904, dopo che la tenuta è stata acquistata da António Augusto Carvalho Monteiro, un ricco entomologo portoghese, che ha trasformato il palazzo con una serie di sculture simboliche associate alla massoneria, ai Cavalieri Templari e ai Rosacroce.
Le zone architettoniche della tenuta sono molte e varigate: è possibile imbattersi in un cappella con squisiti affreschi, laghetti artificiali, grotte, pozzi, panchine e fontane.
Il cosiddetto Patamar dos Deuses (“Pianerottolo degli Dei”) è un esempio di come anche la mitologia classica sia stata uno dei motivi ispiratori dell’architettura del luogo: è composto infatti da nove statue raffiguranti divinità degli Antichi Greci e degli Antichi Romani.
Inoltre, è presente un vasto ed enigmatico sistema di gallerie che collegano due pozzi a spirale. La coppia di pozzi, nota come “Ruota iniziatica” o “Torri invertite”, sono costituite da un’architettura a chiocciola, il cui significato allegorico è il passaggio dalla morte alla rinascita, ovvero la recezione dell’Illuminazione, pratica nota a molte tradizioni ermetiche.
Uno dei due pozzi contiene nove piattaforme, che si dice ricordino la struttura dei nove cerchi dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. Sul fondo del pozzo si trova una bussola con l’effigie della Croce dei Templari, simbolo utilizzato anche dai Rosacroce.
Molto poco si sa sull’utilizzo di questi pozzi e chi esattamente sia andato in quel luogo, anche se lo sforzo di progettazione simbolica è palese. La bellezza e la simbologia della Quinta de Regaleria sono come una finestra aperta sul passato, custode di una memoria storica ricca e variegata. Tuttavia, guardando i pozzi d’iniziazione, viene da chiedersi quali riti venissero praticati, da chi e perché.





fonte testihttps://it.wikipedia.org/wiki/Quinta_da_Regaleira
               http://www.ilnavigatorecurioso.it/2014/11/21/il-pozzo-iniziatico-massonico-di-quinta-da-regaleira/

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