martedì 31 dicembre 2013

La via Mala.

via mala.

aspettando l'inverno consiglio una bella escursione leggera adatta anche per famiglie, importante e avere delle buone calzature da treeking come vedrete dagli scatti il fondo a volte è sdrucciolevole

La Via Mala è una tra le arterie montane più panoramiche e spettacolari d’Europa.

suggestivo ingresso alla fortezza della Val di Scalve, scrigno ricco di risorse naturali incontaminate e custode di un particolare patrimonio storico ed architettonico di notevole valore.

Si tratta della Strada Provinciale ex SS n. 294 che, a cavallo delle province di Brescia e Bergamo, attraversa i comuni di Angolo Terme, Azzone, Colere, Vilminore e Schilpario, un emozionante “portale” di ingresso alla vasta area del Parco delle Orobie.

La strada, di costruzione relativamente recente (il progetto risale infatti al 1861) è caratterizzata da due elementi d’eccezione: l’ubicazione e la modalità costruttiva: si snoda, infatti, a mezza costa lungo la forra della valle, una forra di origine glaciale molto profonda e stretta, incisa dallo scorrere costante delle acque del fiume Dezzo.
                                                               
Il tracciato stradale, portato a termine nel 1864 e in alcuni punti coraggiosamente scavato nella roccia, rappresentava la nuova e più moderna alternativa al precedente sentiero, largo appena 80 cm, utilizzato fino al 1860 con le slitte per il trasporto a valle dei minerali ferrosi cavati dalle miniere scalvine.
                                                               

La Valle di Scalve è una ricca zona mineraria, infatti, vi sono le tracce e istoriazioni ancora chiaramente visibili che ne dimostrano lo sfruttamento sin dall’epoca preistorica; l’importanza del luogo era nota anche ai romani, che qui si insediarono continuando l’attività estrattiva.

La realizzazione della Via Mala venne affidata nel 1857 all’ingegnere Fiorini di Darfo: i lavori iniziarono nel 1862 e dopo tre anni la strada era già transitabile.
                                                               
Suggestiva la descrizione che un cronista dell’epoca ne fece nel 1922, sul giornale locale

“La Valle di Scalve”: “Alla strada sovrastano d’ambo i lati le muraglie ciclopiche delle due catene che la serrano e fra le cui due sommità splende, come nastro frastagliato, l’azzurro del cielo.
                                                           

Giù nel profondo, il fiume precipita a valle,con salti pazzi ed ampi vortici ed impeti forsennati, e muggia, e romba, e ribolle, poi sosta e riposa in specchi limpidi e tranquilli, per riprendere tosto la formidabile corsa all’abisso…”.

Uno spettacolo sicuramente incantevole per i viaggiatori del tempo che però portava con sé molte insidie, in particolare durante i periodi invernali.


Attualmente la Via Mala presenta ancora tre tratti stradali dismessi, infatti, la costruzione di vari tracciati in galleria ha notevolmente migliorato la viabilità e la sicurezza del transito veicolare, lasciando però in stato d’abbandono i tratti più suggestivi, che pian piano sono stati ricoperti di vegetazione e danneggiati dall’erosione dell’acqua.
                                                               


Il fascino dei suoi vertiginosi precipizi che lasciavano senza fiato i passanti, le sue rigogliose cascate perenni, le sue ricchezze storiche e naturalistiche vennero presto dimenticate.
testi: Storia | via mala di scalve











il ponte panoramico.

Come raggiungere la Via Mala


Una volta giunti a Darfo Boario Terme (Bs), imboccare la Strada Provinciale EX SS n. 294 per la Valle di Scalve verso Schilpario. Dopo aver passato l’abitato di Angolo terme si prosegue lungo la strada fino al raggiungimento della seconda galleria (8 Km circa). Tra la seconda e la terza galleria si potranno riconoscere sul lato destro la scultura simbolo della Via Mala che identifica l’ingresso ed il parcheggio e la ex casa cantoniera. Siete arrivati.

periodo consigliato: gennaio/febbraio

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