martedì 31 dicembre 2013

Ko Chang-Thailand 2010

Ko Chang


Koh Chang è situata sulla costa orientale a 310 km da Bangkok e vicino al confine cambogiano si trova nel golfo di thailandia.



L’isola è la seconda piu grande della Thailandia dopo Phuket, il suo nome Ko Chang significa isola elefante per la forma del suo promontorio.



Attualmente ci sono otto villaggi in totale, sull’isola svetta con i suoi 744mt. Il Khao Salak Phet che domina l’isola.



L’isola e anche nota per le sue numorose cascate,barriere coralline e foreste pluviali ed ha una superficie di 217 km. Quadrati.



Ente Nazionale per il Turismo Tailandese.



Partiamo da pattaya con minibus a 800 thb a testa circa 20 euro al cambio di agosto 2010 con biglietti per il traghetto inclusi.
Arrivati al porto di Trat…
qui nel porto vi si trova un agenzia per prenotare un albergo sull’isola per chi come noi sono on the road non ha prenotato nulla,si trovano alberghi o bungalow per tutti i gusti e prezzi.
Scegliamo un albergo all’interno a 1000 thb a testa.

http://www.atsiam.com/hotels/koh_chang/ ... p?a=google

L’hotel come gli standard thai ottimo, all’interno si trova un minimartket per ogni evenienza. l'hotel per 200thb affitta motobike per poter girare l’isola, per chi non vuole usare ci sono i classici tuk tuk che girano a 30 thb che fanno spola avanti e indietro, ma consiglio l’uso del motobike la strada non è pericolosa,poi è una sola e sono circa 30 km da una parte all’altra,ed il senso di marcia è sempre a sinistra.



putroppo il maltempo di agosto ci condiziona le visite in spiaggia ma non ci perdiamo d’animo ed esploriamo l’isola anche sotto l’acqua.



Sistemati nella parte occidentale dell’isola a White Sand Beach la prima giornata andiamo fino al villaggio dei pescatori nominato Bang Bao pesca Village, un villaggio di case costruite su palafitte in mare con ponti che collegano tra loro. Gli abitanti del villaggio vivono ancora un modo di vita semplice guadagnarsi da vivere da pesca costiera. Nelle vicinanze vi è abbondanza di seppie e coralli.



A volte sembra che ci siano belle giornate in questo periodo il tempo cambia alla svelta in continuazione, il mare in questa zona in fondo all’isola e molto calmo come si vede dalle foto mentre all’inizio e simile all’atlantico dalla parte del sud America molto mosso e onde altissime.



Dopo mezza giornata passata al mare con un tempo favorevole nonostante il periodo non adatto non ci rimane che tornare indietro, in questo periodo le belle giornate si riescono a trovare solo la mattina, il pomeriggio spesso piove, a volte solo una mezz’ora o massimo due ore poi passa ma a volte capita che possa piovere tutto il giorno.





Si parte sempre con molta calma olimpica quella calma che il paese e anche per la calura obbliga a prendersela senza fretta e decidiamo di andare a vedere le cascate di Khlong Phlu waterfal.

Khlong Phlu waterfal.


Si trovano nella zona centrale dell’isola sulla sinistra si trovano indicazioni, all’entrata ci sono le guardie e si paga un biglietto di 200 thb.



Si sale un sentiero non difficile ma scivoloso in alcuni tratti, si cammina pèr 700 metri da quanto indica un cartello in mezzo alla foresta pluviale circondati da vegetazioni d’ogni tipo.




Dalla nostra parte abbiamo anche un cardinale organizzatissimo da come si vede dall’equipaggiamento :haha: che non molla mai davanti a qualsiasi imprevisto :haha: :haha:







All’arrivo una capanna dove ci si può cambiare i vestiti all’evenienza oppure si può attraversare il ruscello e andare dietro le rocce pèr i più timidi, nella capanna ci sono sempre dei guardiani che avvisano quali sono i punti dove poter traversare.




Il terzo giorno decidiamo di fare il giro opposto dell’isola a visitare le altre spiaggie e cascate, partiamo che pioviggina ma nulla ci spaventa, ma poco dopo…


Proseguiamo pèr almeno una ventina di km, ma quando inizia a piovere forte al primo segno di vita, un bar sulla strada ci fermiamo pèr una sosta cosi da lasciare calmare il tempo.




Un caffe vietnamita era quello che ci voleva, sostanzialmente siamo asciutti avevamo gli impermeabili ma attendiamo che il tempo si calmi.




Piove cosi forte che dopo un paio d’ore decidiamo di non proseguire all’esplorazione ma di rientrare alla base pèr poi il giorno dopo ripartire per la terra ferma in occasione della festa della Regina.



La via Mala.

via mala.

aspettando l'inverno consiglio una bella escursione leggera adatta anche per famiglie, importante e avere delle buone calzature da treeking come vedrete dagli scatti il fondo a volte è sdrucciolevole

La Via Mala è una tra le arterie montane più panoramiche e spettacolari d’Europa.

suggestivo ingresso alla fortezza della Val di Scalve, scrigno ricco di risorse naturali incontaminate e custode di un particolare patrimonio storico ed architettonico di notevole valore.

Si tratta della Strada Provinciale ex SS n. 294 che, a cavallo delle province di Brescia e Bergamo, attraversa i comuni di Angolo Terme, Azzone, Colere, Vilminore e Schilpario, un emozionante “portale” di ingresso alla vasta area del Parco delle Orobie.

La strada, di costruzione relativamente recente (il progetto risale infatti al 1861) è caratterizzata da due elementi d’eccezione: l’ubicazione e la modalità costruttiva: si snoda, infatti, a mezza costa lungo la forra della valle, una forra di origine glaciale molto profonda e stretta, incisa dallo scorrere costante delle acque del fiume Dezzo.
                                                               
Il tracciato stradale, portato a termine nel 1864 e in alcuni punti coraggiosamente scavato nella roccia, rappresentava la nuova e più moderna alternativa al precedente sentiero, largo appena 80 cm, utilizzato fino al 1860 con le slitte per il trasporto a valle dei minerali ferrosi cavati dalle miniere scalvine.
                                                               

La Valle di Scalve è una ricca zona mineraria, infatti, vi sono le tracce e istoriazioni ancora chiaramente visibili che ne dimostrano lo sfruttamento sin dall’epoca preistorica; l’importanza del luogo era nota anche ai romani, che qui si insediarono continuando l’attività estrattiva.

La realizzazione della Via Mala venne affidata nel 1857 all’ingegnere Fiorini di Darfo: i lavori iniziarono nel 1862 e dopo tre anni la strada era già transitabile.
                                                               
Suggestiva la descrizione che un cronista dell’epoca ne fece nel 1922, sul giornale locale

“La Valle di Scalve”: “Alla strada sovrastano d’ambo i lati le muraglie ciclopiche delle due catene che la serrano e fra le cui due sommità splende, come nastro frastagliato, l’azzurro del cielo.
                                                           

Giù nel profondo, il fiume precipita a valle,con salti pazzi ed ampi vortici ed impeti forsennati, e muggia, e romba, e ribolle, poi sosta e riposa in specchi limpidi e tranquilli, per riprendere tosto la formidabile corsa all’abisso…”.

Uno spettacolo sicuramente incantevole per i viaggiatori del tempo che però portava con sé molte insidie, in particolare durante i periodi invernali.


Attualmente la Via Mala presenta ancora tre tratti stradali dismessi, infatti, la costruzione di vari tracciati in galleria ha notevolmente migliorato la viabilità e la sicurezza del transito veicolare, lasciando però in stato d’abbandono i tratti più suggestivi, che pian piano sono stati ricoperti di vegetazione e danneggiati dall’erosione dell’acqua.
                                                               


Il fascino dei suoi vertiginosi precipizi che lasciavano senza fiato i passanti, le sue rigogliose cascate perenni, le sue ricchezze storiche e naturalistiche vennero presto dimenticate.
testi: Storia | via mala di scalve











il ponte panoramico.

Come raggiungere la Via Mala


Una volta giunti a Darfo Boario Terme (Bs), imboccare la Strada Provinciale EX SS n. 294 per la Valle di Scalve verso Schilpario. Dopo aver passato l’abitato di Angolo terme si prosegue lungo la strada fino al raggiungimento della seconda galleria (8 Km circa). Tra la seconda e la terza galleria si potranno riconoscere sul lato destro la scultura simbolo della Via Mala che identifica l’ingresso ed il parcheggio e la ex casa cantoniera. Siete arrivati.

periodo consigliato: gennaio/febbraio